21/11/07

Quel Qualcuno

In California, tra San Diego e Los Angeles, c’è un’ osservatorio astronomico che si chiama Palomar.
L’osservatorio di Palomar è una specie di enorme elmo bianco, che brilla in cima ad una montagna qualunque.
Di notte , nell’elmo si apre si apre uno spicchio, come una ferita: e dalla ferita un telescopio guarda, vede le luci accadute milioni di anni fa.
Ma non bisogna pensare ad un cannocchiale se si vuole immaginare Palomar, no, il principio è un altro: un enorme specchio che raccoglie la luce delle stelle e la riflette concentrandola in un minuscolo punto: l’occhio dell’astronomo.
Lo specchio lo chiamano “200 pollici”, molto amichevolmente come se fosse l’obbiettivo della loro macchina fotografica.
Ci vollero mesi per costruirlo, lo specchio, a Pasadena: uno specchio rotondo, cinque metri di diametro. Pensa al giorno in cui lo hanno trasportato: uno specchio rotondo di cinque metri di diametro che viaggia per duecento chilometri sull’autostrada.
Di notte le luci partite milioni di anni fa rimbalzano sullo specchio e risalgono fino ad una cabina appesa in alto, dove un uomo, seduto su una sedia girevole, le raccoglie.
E qui succede una cosa strana e anche simbolica.
L’uomo, per guardare la punta del cielo, guarda in basso. Sta chino su uno strumento che sembra un microscopio e guarda il cielo guardando per terra.
Quando negli anni venti, cercavano un posto per costruirci l’osservatorio scelsero il Monte Palomar perché era in mezzo al nulla. Poi le cose andarono diversamente. Los Angeles e San Diego scoppiarono di traffico, di automobili, di case, di gente, e soprattutto di luce.
E il buio, per un osservatorio è come l’ossigeno. Adesso il “200 pollici” soffoca in una delle zone più luminose del globo.
Di fatto, le mille luci della California hanno ridotto della metà la vista del telescopio.
E così a Palomar hanno messo un cartello:
“Tu puoi aiutarci” . Molto americano.
Dice che bisogna sensibilizzare le autorità al problema, che bisogna convincerle ad usare certe lampade meno inquinanti, e poi dice un'altra cosa, dice:
“Se vivi in California, per favore, la sera, prima di andare a dormire spegni se puoi le luci del tuo giardino”.
Magari non tanti, ma qualcuno ci sarà. La sera chiudono la porta a chiave, si mettono il pigiama e spengono la luce del giardino, così qualcuno, sul Monte Palomar, potrà vedere qualche anno luce più lontano.
Non per buttarla sul sentimentale, ma forse per sapere chi ti ama davvero, ma davvero veramente, guardati intorno e cerca uno che spegne la luce del suo giardino, la sera, perché tu possa vedere le stelle più lontano che puoi nel cielo.
Alessandro Baricco “Barnum2”

Ecco, io spero un giorno di poterlo incontrare quel qualcuno che la sera, prima di andare a dormire, spegne le luci del suo giardino per me, affinchè io possa vedere le stelle più lontano possibile nel cielo.
Per ringraziarlo, con un bacio.

8 commenti:

Fantomas ha detto...

Ma Gift Zwerg non significava nano velenoso? Se continui così dovrai cambiare il nome del blog in nano romantico!:)Stasera spegnerò le luci del mio terrazzo, non ho un giardino, per te. Aspetto il tuo bacio.:)

Anonimo ha detto...

Uffa! Perchè gli uomini etero non sono mai così dolci e romantici!!!!!!!!Hariel

Anonimo ha detto...

..fino a un po' di anni fa negli usa non si pagava la bolletta della luce. per questo la gente se ne infischiava e lasciava tutto accesso....
...molto americano...ed.."ecologico"

(grazie della visita e del commento. scusami tanto, ma non so perchè era finito accidentalmente nello spam! ultimamente fa scherzi strani.recuperato in tempo x fortuna!)

Drillo Cocco ha detto...

Ha ragione fantomas gift sei molto sentimentali in questo periodo. Ma ti fa bene sforni dei bei post.

Unknown ha detto...

Sei innamorato?

Limbozero ha detto...

allora sono stato fortunato..ti ho conosciuto gia' sentimentale anche se con i sottoposti sei insensibile! ihiihi :)

Gift Zwerg ha detto...

Caro Gino,
" Essere (innamorato) o non essere (innamorato),questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli..." :O)
My dear Limbo,
non sono perfido con i sottoposti ma giusto ed equo!
Come diceva l'immortale poeta
"Quanno ce vo', ce vo'!" ;0)
Non a caso poi i miei due miti sono Karen Walker di "Will e Grace" e Miranda Presley la direttrice del giornale di "IL DIAVOLO VESTE PRADA" :0)

Anonimo ha detto...

io amo Karen Walker,mi sto ancora chiedendo come mai la serie si intitoli Will & Grace e non Karen & Jack