“Un bel tacere non fu mai detto”.
A parte scrollare i ricci in qualche spot pubblicitario della L’Oreal, aver sfilato sulla passerella,aver fatto qualche comparsata in televisione ed aver sposato un tizio con una svalangata di milioni di euro, Madam Janifen in Tronchetti Provera cosa ha mai fatto per erigersi - o essere eretta - a Maître à penser e sproloquiare su ogni argomento possibile?
Proviamo ad analizzare il fenomeno attraverso una serie di sue “perle di saggezza” che ho trovato qua e la.
Ipse dixit:
“Se sono seducente non è merito mio: sono così e basta, non me ne accorgo nemmeno. Certe cose non si imparano, è natura”
Santa verità! Come del resto non si imparano modestia e senso della misura.
"Marco (Tronchetti Provera) si lamenta perché io non uso mai il suo nome. Mi dice: "Potresti citarmi ogni tanto. Almeno per prenotare il ristorante..."
E perché non lo fa?
“Tronchetti: ma chi lo conosce? Afef la conoscono tutti...”
A quanto pare nemmeno il senso del ridicolo s' impara…
«Nella vita sono stata poco corteggiata, molto poco».
Sarà colpa della tua simpatia debordante?
“Desidero vivere con i miei ideali e cercare, per quanto mi è possibile, di aiutare il dialogo fra il mondo arabo e l'italia"
«Dovevo andare con mio marito a un evento in cui c’era la regina (Elisabetta d’Inghilterra) . Mi dissero che dovevo fare l’inchino. Io dissi: nemmeno morta. E non ci andai».
Povera Queen! Chissà come ci sarà rimasta male! Avrà sicuramente passato la serata a chiedersi e a chiedere costernata agli altri ospiti, “Ma Afef dov’è? Perché non è venuta?”.
“I panni sporchi si lavano in casa, con film come questi (Gomorra) si mostra all'estero un'immagine negativa. L'Italia non è solo criminalità e corruzione”.
Giusto cribbio! E già che ci siamo buttiamo pure giù per il cesso il Neorealismo assieme a Robert Rosselli, Lucchino Visconti, Vittorio De Sica.