10/09/08

Riguardo all’aggressione ai danni della coppia gay, avvenuta ieria Roma, per commentarla uso le paole di Bertold Brecht:

“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare. “
Auguri Italia!

29/08/08

L'estate sta finendo...

Uffi Uffi!
Anche quest'anno l'estate è andata… Si lo so, in realtà l’estate finisce il 21 Settembre, ma tornati dalle vacanze è finita e basta.
Urge trovare delle consolazioni!
Io fino ad ora ne ho trovate due.
Questo tenero e divertente video d’animazione trovato su You Tube e l’aperitivo di venerdì 5 Settembre nel mio locale preferito l’A22, dove rivedrò i vecchi e…i nuovi amici.
Se capitate in zona venite!
Anzi facciamo così, se verrete e mi direte la parola d’ordine “OKTAPODI” una birra ve la offro io!
Per ora e luogo vedi sotto!




26/07/08

E poi dicono che le bionde sono stupide!



Signora Schiffer rimanendo sul tema sesso, se potesse fare a Dio una domanda su questo argomento, cosa gli chiederebbe?
Perché ci abbiamo messo tanto ad accettare il fatto che gli omosessuali esistono?


Natalie Portman :
Non mi sposerò mai finche non lo potranno fare anche le coppie gay. Perchè il mio uomo può stare negli Stati Uniti se straniero o condividere i miei benefici sanitari perchè sono eterosessuale, mentre se sei gay non puoi avere tutto questo?

Scarlett Johansson :
Cosa diremo ai nostri figli quando un giorno ci diranno,” Davvero ai vostri tempi le coppie gay non si potevano sposare? Perché?“


















































02/07/08

Che fate questo venerdì sera?

Vi aspetto!!!

16/06/08

Do ut des


Ho letto la notizia del dentista genovese che offriva cure odontoiatriche in cambio di prestazioni sessuali tramite annuncio su internet.
L'annuncio diceva «Dentista quarantenne offre cure dentali di altissimo livello gratuite a signore/ine bella presenza spigliate che sanno valorizzare bene le loro qualità. Studio in Genova».

Sarò una persona di "dubbia moralità" ma sinceramente la cosa non mi ha scandalizzato più di tanto, anzi per nulla.

Chi era interessato - visto i costi delle cure dentarie poi…- ne approfittava, altrimenti no.

In fin dei conti si tratta di un semplice caso di baratto.

Baratto: operazione di scambio bilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti senza uso di moneta. Il baratto è generalmente considerato la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, ed è dunque ben anteriore alle forme di scambio monetario.

Quanto messo in atto dal dentista, inoltre, non è configurabile come reato.

Certo il discorso sarebbe diverso se, ad esempio, una volta prestate le cure e davanti ad una impossibilità a pagare da parte della paziente, ci fosse stata la proposta “ O mi dai i soldi o, se non li hai, mi dai… qualcos’ altro.”

Riguardo alla deontologia professionale be’…

Se penso ai recenti casi della clinica Santa Rita di Milano - polmoni tolti a vanvera, tendini impiantati a caso perché “tanto il paziente era ormai aperto”, mastectomie praticate senza motivo alcuno - il tutto secondo il motto “Più operi, più ti pago” alla base del quel c’è lo “scambio monetario”… se proprio devo scegliere, preferisco il baratto.

04/06/08

Ho visto il futuro del pop italiano...

Come può, il mondo della musica italiana, aver dimenticato Anna Nucci(in arte Tamayo)??? Non è possibile dimenticarla!

29/05/08

“Un bel tacere non fu mai detto”.

Avete notato come da tempo, Afefe Janifen infesti con una frequenza preoccupante, e fastidiosa, ogni media possibile? Quotidiani, settimanali, programmi TV, dove ti giri lei appare con un suo commento, un suo articolo ( li scriverà poi lei???) una sua dichiarazione, il più delle volte a sproposito.
A parte scrollare i ricci in qualche spot pubblicitario della L’Oreal, aver sfilato sulla passerella,aver fatto qualche comparsata in televisione ed aver sposato un tizio con una svalangata di milioni di euro, Madam Janifen in Tronchetti Provera cosa ha mai fatto per erigersi - o essere eretta - a Maître à penser e sproloquiare su ogni argomento possibile?
Proviamo ad analizzare il fenomeno attraverso una serie di sue “perle di saggezza” che ho trovato qua e la.


Ipse dixit:

“Se sono seducente non è merito mio: sono così e basta, non me ne accorgo nemmeno. Certe cose non si imparano, è natura”
Santa verità! Come del resto non si imparano modestia e senso della misura.

"Marco (Tronchetti Provera) si lamenta perché io non uso mai il suo nome. Mi dice: "Potresti citarmi ogni tanto. Almeno per prenotare il ristorante..."
E perché non lo fa?
“Tronchetti: ma chi lo conosce? Afef la conoscono tutti...”
A quanto pare nemmeno il senso del ridicolo s' impara…

«Nella vita sono stata poco corteggiata, molto poco».
Sarà colpa della tua simpatia debordante?

“Desidero vivere con i miei ideali e cercare, per quanto mi è possibile, di aiutare il dialogo fra il mondo arabo e l'italia"
Brava! Ottima cosa, intanto come primo passo verso il tuo nobile scopo, ti suggerirei di provare a stare un po’ zittina!


«Dovevo andare con mio marito a un evento in cui c’era la regina (Elisabetta d’Inghilterra) . Mi dissero che dovevo fare l’inchino. Io dissi: nemmeno morta. E non ci andai».
Povera Queen! Chissà come ci sarà rimasta male! Avrà sicuramente passato la serata a chiedersi e a chiedere costernata agli altri ospiti, “Ma Afef dov’è? Perché non è venuta?”.


“I panni sporchi si lavano in casa, con film come questi (Gomorra) si mostra all'estero un'immagine negativa. L'Italia non è solo criminalità e corruzione”.
Giusto cribbio! E già che ci siamo buttiamo pure giù per il cesso il Neorealismo assieme a Robert Rosselli, Lucchino Visconti, Vittorio De Sica.
Signora Janifen Tronchetti Provera una cosa sola mi viene in mente di dirLe, un sincero:
“Ma poveretta!”

26/05/08

Alla faccia della Carfagna, della Binetti & C.

Sono nati i BARBAGAY!!!

24/05/08

"Che stupidi che siamo. Quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. A volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno."
“Le Fate Ignoranti” Ferzan Ozpetek

20/05/08

Brutta giornata...

La malinconia è la gioia di essere tristi, diceva Victor Hugo, sarà…
Dai ieri un velo di malinconia è sceso su di me, sarà “l’effetto down” dopo un fine settimana euforico e pieno di emozioni unito a quella vocina che dentro di me, da ieri mattina, mi suggerisce strani pensieri.
Per anni la domanda più ricorrente che mi sono posto era “troverò qualcuno che si innamorerà veramente di me?” ora invece da un po’ di tempo questa domanda è cambiata, ed è diventata “troverò qualcuno di cui mi innamorerò veramente?”.
Sarà un evoluzione in senso positivo? Non saprei.
Anche perchè ho il forte sospetto, per non dire la certezza, che il problema alla base non sia cambiato, il problema…diciamo i problemi va’.
Se quanto sto scrivendo e scriverò lo leggesse la mia ex analista, dopo 8 anni di terapia, non credo ne sarebbe felice o forse non doveri esserne felice io, visto la considerevole sommetta che le ho elargito!
Non divaghiamo comunque, stavo parlando dei problemi alla base di tutto, ansia dell’abbandono, paura di soffrire, mancanza di autostima, abitudine alla rinuncia.
Si perché ai voglia a fare terapia quando questo simpatico bagaglio te lo porti dietro da quando avevi sei anni, certo impari a conviverci a gestire alla meglio tutto sto casino, ma poi arrivano giorni come questi, ti distrai abbassi la guardia e... ZACCHETE! Sta “melma” ti ripiomba tutta addosso di nuovo.
Sono giorni in cui vorrei starmene rannicchiato in un angolo a piangere e basta, invece non posso perché ho una vita da mandare avanti, non mi va di palesare il mio delirio interiore al prossimo quindi fingo che tutto vada benone e recito la mia parte... quella del clown.
Rossella O’Hara diceva “Domani è un altro giorno” ok... aspetterò che venga domani.

19/05/08

Gift Zwerg & Friends

Rieccomi qua!
Sono stato assente per un po’ perché la mia amica Tatangelo mi ha costretto a fare un tour de force di shopping.
Ok… va bene, non è vero è una bugia, la verità è che sono un lavativo schiavo della pigrizia!

Ma giuro che da ora mi rimetto in riga!
Nel frattempo ho compiuto gli anni, non dirò mai quanti quindi nessuno lo chieda!
Diciamo che da ora mi considero un “diversamente giovane”!
Mai come in quest’occasione i miei amici mi hanno investito con un vero e proprio tsunami di affetto, che ha commosso anche uno gnomo velenoso come me!

Grazie per il bene che mi volete e che mi dimostrate, Federico, Simone, Diego, Roberto, Roberta D M, Davide, Roberta C, Danilo, Mario, Marco, Nicola, Grazia, Francesca, Paola, Paolo, Daniele, Omar, Elena, Matteo L, Michele, Rossano,Christina, Katia, Matteo B., Maurizio, Laura, Elisa.

"Non ho alcun dubbio che ho meritato i miei nemici, ma non sono sicuro di aver meritato i miei amici."
Walt Whitman





P.S.
Per la cronaca, nella foto io sono quello al centro, con gli occhiali da sole.

29/04/08

A volte.... ritornano!

Repubblica.it 29/04/08
"La Tatangelo mentre fa shopping nel centro di Milano con la guardia del corpo"


Intanto se quella è una guardia del corpo io sono la Fata Turchina, al massimo sarà il suo amico truccatore gay, che avrà perso i capelli dopo aver sentito la canzone che la Tati gli ha dedicato a SanRemo! E poi a che le servirebbe una guardia del corpo? Per tenerle lontano chi? Immagino, come si evince anche da questa foto, la folla oceanica di fan assatanati che ovunque vada circondano la divina Tati pronti a zomparle addosso...ma per favore!

P.s.

Federico, Simone, Roberta 1 e 2, Roberto,Francesca Katia, Cristina,Ross, ecc. ecc... So cosa state pensando mentre guardate questa foto...
MALEDETTI!
La risposta è:
NO! Assolutamente NO! La pseudo guardia del corpo della Tatangelo non mi assomiglia affatto, ma manco per niente!!!! E comunque io mi vesto meglio!

27/04/08

La cartomante indemoniata, esilarante!!!

L'amico Davide, a cui sono infinitamente grato, mi ha fatto scoprire questo video su Youtube, è un vero cult! Guardatelo è da cappottarsi a terra dalle risate!

5 X 1000 alla LILA

Con la primavera non arrivano solo le rondini e le prime giornate da passare al sole ma arriva anche il tempo della dichiarazione dei redditi.
Quindi per chi volesse c'è l'opportunità di sostenere la ricerca e il volontariato destinando il 5 per mille dell'IRPEF dovuto all'erario.
Quando si fa la compilazione della dichiarazione dei redditi, basta apporre la propria firma a fianco dell'opzione prescelta (nel caso delle Onlus l'opzione è la casella "a") e, se hai individuato l'ente a cui intendi farne beneficiare, riportarne il codice fiscale, che nel caso della LILA (Lega Italiana Lotta all'Aids) è il 97056650589.
Visto che si può fare perchè non farlo?
Per informazioni più precise visitate il sito ww.lila.it/5per1000

22/04/08

E ora...la pubblicità!

Ieri sera, facendo zapping alla tv, per la prima volta ho notato una serie di spot pubblicitari che mi hanno fatto nascere il sospetto che nel mondo della comunicazione commerciale viga una sorta di visione manicheista del mondo femminile.
Mi spiego, guardando queste pubblicità mi pare che le donne siano divise in due categorie, da una parte le stragnocche che ballano il tango in biancheria intima o cose simili, perfette, bellissime senza problema alcuno e dall’altra le “sfigate”. Quelle che hanno dei veri e propri drammi esistenziali legati, pare, principalmente a problemi intestinali e/o intimi.
Si perché tutto è iniziato con quelle due “poverette” affette da diarrea fulminante, una bloccata in casa sofferente e tramortita sul divano, con tanto di mano sulla fronte, disperata perché se si allontana dalla tazza è fottuta. Consapevole però che, per colpa della caghetta che l’ha colpita, si sta giocando il più bel giorno della sua vita fatto di pranzi con le amiche, partite di tennis e cene con principi azzurri. L’altra povera disgraziata è, se possibile, ancora più sfigata. Infatti cade vittima della “sciolta a tradimento” in mezzo a un parco... Per fortuna la salvano un gruppo di ragazzotti che giocando a calcio nelle vicinanze tirando il pallone dietro ad un cespuglio e le permettono così di togliersi dall’impaccio. Lei finge di andare a raccattare il pallone tra le sterpi ma in realtà va a “liberarsi” del suo annoso (annoso con due N, ma volendo ci starebbe bene anche con una di N) problema!
Poi sono arrivate, e poi cresciute come funghi, quelle del “partito delle stitiche”, anime dannate, gonfie come delle otri fino alla deflagrazione, costrette per regolarizzare il loro decorso intestinale e poter condurre una vita normale, a diventare dipendenti dal bifidus activus ingurgitandone quantità industriali che sfiorano l’overdose.
Cambiando problematica, ci sono le ballerine che ai provini cadono vittime del sadismo dei registi, i quali aspettano che le sventurate siano in quei giorni per chiedere loro di fare la ruota…ma per fortuna hanno messo le ali vive o roba simili.
Il massimo però l’ha raggiunto lo spot di un prodotto intimo che inizia con una serie di facce di donne talmente disperate che in confronto Anna Karenina, prima di buttarsi sotto al treno, sarebbe parsa un’allegrona dal cuor contento. Poi una lugubre voce femminile attacca con “SE SOFFRI DI UN FASTIDIOSO PRURITO VAGINALE NON SENTIRTI SOLA! USA VAGISIL INTIMO!
Che senso ha? Perché cavolo una donna dovrebbe sentirsi SOLA se ha un prurito vaginale???
Ho girato questa domanda alla mia cara amica Franci, la quale con la sua magnifica concretezza mi ha risolto il dubbio rispondendomi; ” Be’ no, un senso lo ha. Se ti prude e non hai nessuno che te la gratta ti puoi sentire sola!”
Donne vi amo!

21/04/08

GENIALI!

Per una serie di fortunate circostanze sono incappato nel video della canzone "VOLEVO UN TAGLIO SEMPLICE" di un gruppo heavy metal demenziale di Bologna che si chiama "GLI ATROCI".
Non solo il testo del brano e il relativo video mi hanno fatto sbellicare dalle risate ma la canzone mi si è conficcata nella testa e da sabato non riesco a smettere di canticchiarla ossessivamente in ogni momento e dovunque mi trovi!
Scommettiamo che succederà anche a voi non appena l'avrete ascoltata?

P.s.
Vorrei dedicare questo pezzo a O.L. amico arabo e parrucchiere, affinché gli possa servire da severo monito!

15/04/08


SE VOI POLITICI SIETE DEI PROFESSIONISTI È PERCHÉ GLI ELETTORI SONO DEI DILETTANTI.

(Katharin Hepburn al politico di professione Adolphe Menju in “ Lo Stato Dell’Unione” 1948)

09/04/08

Sabato scorso ero a zonzo per il centro di Bologna con un amico, ad un certo punto abbiamo imboccato una via dalla quale non passavo da anni. In quella via ci ho abitato ed ho dei bellissimi ricordi legati a quel periodo e a quella casa.
Così mi è venuta la curiosità di andare a vedere se e chi ci abitasse nell’appartamento che era stato il mio.
Cerco la targhetta sul campanello dove un tempo c’era scritto il mio nome e…il risultato lo vedete nella foto.
Quando si dice l’ironia della sorte.

07/04/08

ALL'AMORE ASSENTE.

Domenica sera ho visto “ ALL’AMORE ASSENTE” di Andrea Adriatico, gran bel film italiano come non mi capitava di vedere da tempo. Bella la fotografia, intrigante la storia e coinvolgente l’atmosfera. Gli attori sono tutti bravissimi a cominciare dal protagonista principale Massimo Poggio (Cuore Sacro, La finestra di Fronte) fino alla magnifica Milena Vukotic.

È mattina. Andres Carrera non ama cantare mentre si rade o si fa la doccia. Preferisce parlare, rivolgendo a se stesso emozionanti parole. Le stesse che subito dopo sentiamo durante un comizio, in una piazza assillata dalla pioggia. Sì, perché Andres è il ghost writer di Massimo Arati, giovane politico rampante in piena campagna elettorale. La cinepresa si allontana da quei momenti e ci accompagna altrove. Non possiamo sapere quanto tempo sia passato, ma ciò che non passa è la pioggia. Incessante. Un lento scrosciare che ci accompagnerà lungo tutto il film. E sotto la pioggia ci ritroviamo in aeroporto, dove assistiamo all’arrivo di un Investigatore. Sulla strada verso la città è in compagnia di una tassista (Eva Robin’s), curiosa e misteriosa, che cerca inutilmente di scoprire chi sia il suo passeggero. Per prima cosa, l’uomo va in ospedale a trovare Magda (Milena Vukotic), una donna anziana gravemente malata: una visita enigmatica e silenziosa. L’Investigatore (Massimo Poggio) entra poi in un palazzo, forza la porta di un appartamento e comincia a perlustrarlo da cima a fondo. È la casa di Andres. Abbandonata, ma ancora piena di tracce: fotografie, computer, libri, lettere e una collezione di dischi in vinile. È arrivato il momento di conoscere Iris (Francesca D’Aloja), la moglie incinta di Andres. Porta i suoi quarant’anni e la sua gravidanza con disinvoltura: è molto bella, elegante, energica e allo stesso tempo sfumatamente sensuale. È l’ambiziosa manager dell’agenzia di comunicazione , quella dove lavorava anche Andres… marito e impiegato. Sotto la pioggia implacabile, il padre di Andres traccia strani segni nel giardino, perché gli alieni possano riconoscere la casa dove riportare il figlio. L’Investigatore capisce che la soluzione è ormai vicina, basta allungare la mano.

Se avete voglia di 93 minuti di buon cinema andate a vederlo, merita.

03/04/08

ARIDAJE!

"I gay nell'esercito sono inadatti".
E' quanto dichiara il generale Mauro Del Vecchio, candidato Pd, in un'intervista, poi prosegue "Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona (e ci mancherebbe...) - è il ragionamento del generale - ma credo che nell'ambito di una struttura come l'esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, (secondo me il Generale stava pensando soprattutto alle docce...) è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità". " (Tipo? E’ preferibile evitare di indossare tacchi a spillo e boa di struzzo durante le marce?)
Anche nella mia carriera" aggiunge "mi sono imbattuto in episodi di omosessualità (sarà che da recluta un commilitone gay gli avrà fatto la mano morta?) e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree" (Cioè? Nella sartoria della caserma a rifare gli orli alle divise?).
In ogni caso, precisa il generale, "non ho mai mandato via nessuno dall'esercito perché gay". (Che carino!)

Dopo la Binetti ora anche il Generale Del Vecchio …non me lo vogliono proprio far votare sto' PD!!!

31/03/08

AL PEGGIO NON C'E' FINE

Mi è stato segnalato da una persona il video di “IL MIO AMICO della Tatangelo…pensavo che la canzone fosse il massimo del minimo…be’ mi sbagliavo il video è anche peggio!
Inizia citando (ma in questo caso sarebbe più opportuno dire copiando e scempiando!) “Una giornata particolare” di Scola , con la Tatangelo in versione pseudo Sofia Loren (casa popolare, lei in vestaglietta ma truccatissima e con i tacchi che la mattina fa il bucato e rassetta la casa dell’amico gay) e finisce “citando” (leggi copiando e scempiando) “Le Fate Ignoranti” di Ozpetek nella scena della festa di compleanno sul terrazzo.
In mezzo non potevano mancare una bella manciata di stereotipi tra cui spicca la portinaia impicciona che ramazza il cortile mentre guarda con un’espressione di palese disgusto (un po’ la capisco), la Tatangelo in versione colf.
Definirlo orrendo è un complimento!Guardare per credere…


20/03/08

SIMILITUDINI?

Un collega al lavoro questa mattina, e anche Fantomas qui con un commento, mi hanno fatto notare che su Repubblica di oggi 20/03/08, a pagina 50, nella sua rubrica "LAPSUS" Stefano Bartezzaghi aveva riportato praticamente pari pari quanto scritto da me nel mio post del 14/03/08 dal titolo "MA STAI ZITTO!"in cui parlavo dell'ultimo delirio antiabortista di Giuliano Ferrara. Ho verificato ed effettivamente, quanto scritto da Bartezzaghi è curiosamente simile a quanto scritto da me quasi una settimana prima. Be' a dire il vero la cosa mi ha lusingato e poi così almeno il saccente elefantiaco Giuliano e stato sputtanato, in una delle sue ennesime cazzate, anche a livello nazionale e non solo dal mio piccolo bloghino !

18/03/08

ABBATTETELI!

Vorrei tanto essere io l’amico gay di cui parla la canzone della Tatangelo… per poterla prendere a RONCOLATE!
Va bene che "IL MIO AMICO" è una canzonetta di SanRemo, va bene che l’ha scritta Gigi D’Alessio e quindi non c’è da stupirsi, ma quando è troppo è troppo!
E’ una settimana che almeno due volte al giorno me la becco trasmessa dalle radio.
Le prime volte cambiavo stazione poi, in un momento di puro masochismo, ho deciso di prestare attenzione al “testo” e mi si è aperto un mondo… fatto di luoghi comuni, stereotipi, rime deliranti e frasi senza senso.
Ecco alcuni esempi delle tremende vaccate con cui il buon Gigi ha costruito la lagna insopportabile da far cantare alla sua fidanzata.



Il mio amico che non dorme mai di notte resta sveglio fino a quando da mattina…
Non è un mio errore di scrittura, ho controllato bene, dice proprio DA MATTINA…che cazzo vuol dire DA MATTINA? Perché non FA MATTINA? Ci stava anche con la rima! Mah…tiriamo innanzi.

Con il viso stanco e ancora di po’ di trucco…
A parte il fatto che se uno è gay non è detto che si trucchi per forza, comunque se il tuo amico è una finocchia sciatta e va a letto senza lavarsi la faccia vedi bene di non generalizzare a tutta la categoria! Io prima di andare a letto mi lavo sempre anche i denti!!!

Fa di tutto per assomigliarmi tanto vuole amare come me
Scusa cara la mia Tatangelo ma il tuo amico non è Gay, se si vuole vestire come te è un travestito! Tra l’altro con poco gusto vista e considerata la maniera terrificante in cui ti conci ! Oltretutto par' di capire che l’aspirante travesto voglia amare Gigi D’Alessio…poveretto! Il tuo amico intendo, non Gigi!

Il mio amico cerca un nuovo fidanzato perché l’altro già da un pezzo l’ha tradito…
Bel colpo! In una strofa sola riesci a dare del povero cornuto al tuo amico ( meno male che siete amici..) e far intendere che i gay sono di maniaci sessuali sentimentalmente inaffidabili!

Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto e si lascia accarezzare come un gatto…
Per capirci, in pratica lo tratti come un animale da compagnia? Con il vantaggio che non sporca per casa e non gli devi nemmeno preparare la ciotola con la pappa perchè si arrangia da solo se ha fame? Comodo! Dalla PET THERAPY alla GAY THERAPY!

Il mio amico mi confida le sue cose anche quelle che non sa…
Cioè? Parla a vanvera? Soffre di amnesia? E’ mentalmente sconnesso?


C’è chi ti guarda con disprezzo perché ha il cuore di un pupazzo dentro se…
Il cuore di un pupazzo??? Ma dai Gigi!!! Capisco la rima “disprezzo” “pupazzo” ma potevi far di meglio! Non so, una roba tipo “ Perché ha la faccia un po’ da cazzo” oppure “Perché invidia il tuo sollazzo” !

A chi dice che non sei normale tu non piangere su quello che non sei…
Cara Tatangelo ti sei resa conto che stai dicendo al tuo caro amico che “non deve piangere perché non è NORMALE”? Non è che è anormale in quanto gay, è anormale perché non ti ha ancora cavato un occhio con il pennello del mascara!

Lui non sa che pure tu sei uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio…
Ecco brava! Perché invece che scassare le palle a noi con i tuoi gorgheggi insulsi non vai a dirlo a RATZINGHER e alla BINETTI?

14/03/08

MA STAI ZITTO!

Che Giulianone Ferrara tendesse alla demenza mi era abbastanza chiaro da lungo tempo, ora però nella sua crociata antiabortista ha sfiorato vette supreme!
Questa mattina mentre bevevo il mio caffè, su Rai news 24 è apparso il faccione barbuto e adiposo del direttore del Foglio che dichiarava «Sulle porte delle cliniche abortiste dovrebbe esserci lo slogan: "Abort macht frei", così come all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau c'era scritto "Arbeit macht frei"
Ora tralascio di commentare la sostanza della frase, puro delirio, per concentrami sulla forma.
Qualcuno dovrebbe far notare al giornalista (si fa per dire giornalista) ipernutrito, che se proprio deve dire delle stonzate, pari alla sua stazza, eviti di farlo in lingue che palesemente ignora perché rischia di finire ulteriormente nel ridicolo!
E si caro il mio invasato pachiderma anti abortista, in tedesco per indicare l’ INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA si usa il termine ABTREIBUNG e non ABORT!
ABORT viene usato, quasi esclusivamente, nella terminologia medica per indicare un ABORTO SPONTANEO, quindi esattamente il contrario di quello che volevi dire tu!
Ma ABORT nella lingua tedesca significa anche (e soprattutto) il CESSO!
Quindi ABORT MACHT FREI detto ad un tedesco viene interpretato come “IL CESSO RENDE LIBERI”…che volendo ha pure un senso più logico rispetto al tuo vaneggiamento!
Se invece volevi parlare come i soldati dei fumetti delle “STURMTRUPPEN” a questo punto dovevi farlo fino in fondo dicendo “ABORT macht LIBEREN”

29/01/08

YAKAMOZ

La rivista tedesca KULTURAUSTAUSCH (Scambio Culturale) partendo dal assunto che tutti abbiamo delle “parole del cuore” - parole che ci piacciono particolarmente per il significato che hanno per noi o semplicemente perchè ci suonano poetiche, evocative, simpatiche o buffe - ha organizzato una gara tra i suoi lettori, i quali potevano inviare le loro “parole del cuore” per poi far votare la più bella.
Le parole messe a confronto e in lizza per essere votate per il loro significato sono state 2.500 da più di 60 lingue del mondo.
Per l’Italia erano in gara “iella” e “ironia” ma non sono entrate tra le prime sette.
La vincitrice è stata la parola turca YAKAMOZ che vuol dire “Riflesso della luna sull’acqua” seguita da HU LU che in cinese significa “Russare armoniosamente”, VOLONGOTO, Ugandese, che sta per “Caotico”, OPPHOLDSAVER, Norvegese, che indica “Il tempo subito dopo la pioggia prima che esca il sole”, MADALA che nella lingua Hausa del Gambia equivale a “Grazie a Dio” , SAUDADE “Nostalgia” in Portoghese brasiliano e per finire PEREKOTIPOLE, Ucraino, cioè “Corridore della steppa”.
Se avessi dovuto mandare la mia ”parola del cuore” avrei scelto COCCOLE, per me questa parola è unica, porta con se una serie di significati positivi come intimità, tepore, dolcezza, serenità, tenerezza, benessere, amicizia che al solo a pronunciarla (o anche solo al pensarla) be’... mi fa sentire già più contento.
E voi, quale parola è la vostra “parola del cuore”?


17/01/08

"SEI AMATO SOLO DOVE PUOI MOSTRATI DEBOLE
SENZA PROVOCARE, IN RISPOSTA, LA FORZA."
Theodor Adorno

15/01/08

Non capisco.

Lo ammetto ci sono delle parole (e dei concetti) che sono per me incomprensibili, proprio non posso, non riesco a capire perché sono totalmente estranee al mio modo di vedere il mondo, non ci trovo un senso e quindi nella mia testolina rasata non ci riescono ad entrare.Funziona un po’ come quei giochi per i bimbi, in cui ci sono le forme geometriche in plastica colorata e poi c’è la base con i buchi per le rispettive forme, bisogna mettere il triangolo nel buco a forma di triangolo e il quadrato nel buco a forma di quadrato.
Se cerchi di mettere il quadrato nel buco a forma di triangolo non ci entra, puoi spingere finchè ti pare, niente da fare!
Ecco io funziono così.
Anzi peggio, perché se qualcuno queste parole cerca di farcele entare dentro, nel mio capino, discutendo non solo non riesce a farle entrare ma mi innervosisce.
Mi è capitato sere fa di avere una discussione, non ricordo più da dove sia partita, il mio interlocutore usava parole e concetti, applicandoli alla società e alle persone, come superiore/inferiore, dominato/dominatore, persone utili/persone inutili alla società, fino a spingersi a un ipotetica eliminazione di una categoria di persone.
Forse ho capito male, forse perchè questi termini non trovando collocazione nel mio cervello se si cerca di farli entrare "per forza" fanno “frizione” mi annebbiano la vista e mi si ”chiude la vena” (come dicono qui a Bologna) a quel punto non posso trattenermi dall'usare a mia volta termini come “nazista” e volte anche “razzista”.
Forse ho offeso questa persona, me ne dispiaccio, perché non era con lui, come individuo, che mi sono “indisposto” ma contro i concetti che esprimeva e le parole che usava.
Io ho degli “schemi mentali” molto basilari e poi non riesco ad utilizzare termini assoluti come “bello/brutto” mi trovo più a mio agio ad usare quelli relativi come “mi piace/non mi piace”, non riesco a sentirmi superiore a qualcuno ma nemmeno inferiore.
Per me, ad esempio, tra un musulmano, un ebreo, un cattolico passa la stessa differenza che passa tra una pianta grassa, un rododendro e ficus benjamin, sono diverse si, ma appartengono tutt’e tre al regno vegetale e non capisco perché la pianta grassa dovrebbe essere superiore al rododendro o il ficus benjamin migliore della pianta grassa. magari non mi piacciono le piante,magrai non ne capisco l'utilità ma non vedo perchè, se così fosse, dovrei accopparle con del diserbante.
Non riesco a fare categorie ad etichettare a generalizzare le persone, non ha senso con me parlare di meridionali, settentrionali, neri, bianchi, superiori, inferiori perché sono verbalmente “daltonico” in questo senso.
Non sono buonista, non capisco, non capendo mi innervosisco e poi finisce che esagero nei toni, alla fine dispiacendomene, dei toni, non di non capire.

14/01/08

Ieri, domenica 13 gennaio, durante la celebrazione della messa per il battesimo di 13 bambini nella Cappella Sistina, Benedetto XVI ha perso l'anello del Pescatore che porta sempre al dito. Pare gli sia scivolato sul tappeto vicino all'altare, un Cardinale poi sarebbe riuscito a trovarlo ed a riconsegnarlo a Ratzinger.
L'anello, non proprio sobrissimo, simboleggia la successione a San Pietro ed è uno dei segni della dignità pontificia...
Segno del destino? Lapsus freudiano? Chissà...

08/01/08

Da quando è iniziato l’anno sento ripetere incessantemente da tutti gli “esperti” di astrologia che questo è l’anno del TORO - che poi sarebbe il mio segno zodiacale - e che le quattro S (Salute, Sesso, Soldi e Successo) andranno a gonfie vele per gli appartenenti a questo segno.
Che culo!
Ora non che ci creda molto, anzi, però ammetto che quando mi capita sotto mano l’oroscopo una letta (per curiosità) gliela do.
Mi è capitato, qualche giorno fa sfogliando il magazine “Il Venerdì di Repubblica”, di incappare nella seguente previsione astrologica;

TORO, AMORE;
“Sarete positivamente predisposti agli affetti: in particolare quello di un nuovo amico a quattro zampe, il cui ingresso nella vostra vita sarà un segno della dea bendata.”

Ma che avranno voluto dire?

05/01/08

Quando la classe non è acqua!

03/01/08

Periodo "Coniglio"





A quanto pare devo essere entrato nel “mio periodo coniglio” (vedi post precedente), un po’ come Picasso quando entrò nel suo “periodo azzurro”!
E si deve essere proprio così, perché proprio ieri ho ricevuto come regalo di Natale “postumo” la raccolta di vignette di Andy Riley “IL LIBRO DEI CONIGLIETTI SUICIDI”!
Fantastico! Secondo me ieri sera i miei vicini che mi sentivano, nel silenzio di casa mia, scoppiare a ridere come un pazzo avranno seriamente pensato che era giunto il momento di sottopormi ad un bel Trattamento Sanitario Obbligatorio!
Vi do un esempio di una delle vignette che più mi hanno divertito, che dite diverte anche voi…o sono io ad avere un senso dell’umorismo distorto?



02/01/08

La "sola" wireless.

A me il coniglietto wireless Nabaztag piaceva (uso il passato non a caso) proprio un sacco e devo dire che ci avevo fatto pure un pensierino per autoregalarmelo a Natale, poi ho letto la recensione che ne ha fatto Vittorio Zambardino sul suo blog di Repubblica, dopo averla letta non credo proprio che mi comprerò l'animaletto wireless ma in compenso mi sono spanciato dalle risate.
Riporto sotto quanto ha scritto perché merita veramente!

Scene Digitali di Vittorio Zambardino:

Meglio non farla troppo lunga: a Natale mi hanno regalato il Nabaztag, il Coniglio wireless, il robottino tenerone, quello che vedete qui sopra (sì proprio quello che ha fatto squittire i blogger più fashion victim) e il primo problema era metterlo in grado di funzionare.
Disclaimer, avvertenza - Io odio configurare gli apparecchi. Fosse pure il telecomando televisivo, mi sembra tempo perso a sputar sangue sulle contorsioni mentali dei progettisti che non sanno o non vogliono costruire le cose facili. E questo è un “disclaimer”, come dicono gli americani, un’avvertenza fatta per correttezza per dire a chi legge: attenzione, sono prevenuto. E ancor più prevenuto ero verso il coniglio, il Nabaztag (qui il sito ufficiale). Perché prevenuto? Perché mi danno sempre un po’ sul naso le “architetture chiuse” come gli ebook e quelle semichiuse come l’iPod (il che non toglie che ne abbia già due in casa). Ma mi interessava l’idea che c’è nel coniglio e nei suoi costruttori francoarmeni, idea di marketing e affettiva - dietro ogni tecnologia c’è un affetto del cuore oppure quella tecnologia nasce morta - l’idea che il Nabaztag possa diventare un tuo animale domestico virtuale, una creatura che adotti nella tua giornata e che ti dice le notizie, l’ora, i messaggi degli amici, ti legge i titoli dei giornali, e che ti faccia sentire parte di una community.
Mi so impaziente, dicevo, perciò ho chiamato il mio amico Massimiliano, che è un san Francesco laico e informatico (cioè di mestiere fa il sistemista) e gli ho detto: “Dammi una mano, ci ho da configurà il coniglio”. Nel gelo del post natale Massimiliano è venuto a casa e ha cominciato a leggere le istruzioni. Dopo due ore di imprecazioni, ecco il risultato…
Disclaimer 2. Le prove sono state effettuate su una connessione adsl di Libero.
Le istruzioni - Le istruzioni del coniglio, quelle su carta, ci sono e sono spiegate decentemente, perfino in italiano. I dolori vengono quando vuoi sapere cosa puoi fare col coniglio. E allora vai sul sito (linkato sopra) e cerchi: il sito è fatto al risparmio, le spiegazioni sono monche, è tradotto dal francese in modo letterale. In compenso l’help desk risponde subito.
E poi qualcosa non va - Ti dicono: adotta il coniglio, fanne un tuo pet. E io ne voglio fare un pet, un animale domestico, ma il pet elettronico ha qualche difettuzzo: intanto le voci. Se parla con timbro maschile, è cupo, quasi spaventoso, si chiama Roberto. Se parla con timbro femminile, si chiama Chiara, è una voce allegra, simpatica ma con accento e fonetica francese. Per cui può capitare che vi legga una notizia proveniente da un feed Rss, cioè dal flusso di notizie di un sito come Repubblica, alla francese. Esempio. La notizia: “Alitalia, il governo fa un passo verso Air France”. Lettura: A’litalià, il governò fa ùunpasso verso eerr-france”. Cioè sbaglia quasi tutti gli accenti e poi sulla parola “France”, poiché assume di star parlando in italiano, sbaglia e dice “France”, con la c morbida, e non “Frans”.
E poi qualcosa non va 2 - Il coniglio può dirmi il meteo di domani. Basta che io gli dica “Meteo”. Facile, no? Col cavolo che ve lo dice. Massimiliano è arrivato a urlare “METEOOOO”. A un certo punto gli dico, spetta, glielo dico in francese, da sempre mi picco di sapere le lingue: “Meteò”. Nulla. Proviamo con l’inglese: “Weather”, con varie intonazioni: weeetheer, uethar, wuueeethaooor. Ci arrendiamo, “ti faccio un caffè” dico a Max, per spezzare la tensione. E’ 5 minuti dopo, mentre carico la moca - una piattaforma tipicamente aperta - che sento la voce femminile del coniglio che mi dice in francoitaliano: “Domani, nuvvolòsssòò, pioggia nel pomeriggiòòòò”. E va bene che state per bervi l’Alitalia, ma mica potete già arrivare in ritardo.
In compenso va un po’ meglio con l’ora: alle sette di mattina, mademoiselle urla: “Svegliaaa”. Alle 19 fa con voce come di chi racconta una favola sul lupo a bambini impressionabili: sono le sèette di sèèèeraaa”. Sì, e ne fece un sol boccone. Ahum.
Risposte impertinenti, vocali - Come avrete capito, il Coniglio Wireless accetta comandi vocali. Insomma, accetterebbe. Perché regolarmente non capisce l’ordine che ha ricevuto. E al primo fraintendimento si limita a dire: “Cosaaa??? Cos’hai detto?”. Al secondo ordine, parte la voce di Chiara con un tono indisponentissimo e fa: “O io ho un grave problema di orecchie o tu hai un serio problema di dizione”. Ma vi rendete conto?
Posta lentàààà - Per mandare e ricevere posta dovete attivare un account presso il server della società distributrice del coniglio, cioè sul sito. E qui c’è la chiave culturale “chiusa” di questo attrezzo: perché le cose funzionano, bene o male, se resti nel loro orticello concluso. Se la musica te la scambi all’interno del server, se i messaggi te li mandi con quelli che sono iscritti alla community degli utenti del coniglio. Ma se per esempio ti viene in mente di ricevere posta dall’esterno, beh, li’ cominciano i problemi.
Caso 1. Se qualcuno dalla sua mail esterna (una qualsiasi: libero, google, tin) manda un messaggio alla mia mail interna del Nabaztag, quel messaggio viene risputato indietro e non recapitato. Infatti l’unico modo di riuscirci è che anche gli estranei, quelli che il coniglio non l’hanno comprato, devono registrarsi sul sito del medesimo per mandare una mail a me che ricevo posta sul coniglio. Oppure i miei corrispondenti debbono mandare il messaggio a una “mail-ponte”, esterna, che il possessore deve indicare come punto di smistamento della posta dal mondo esterno verso la conigliera. Ci vuole un po’ a capirlo e poi lo si fa. Fatto: ovviamente non funziona.
Caso 2. E se volete che il coniglio vi legga, poniamo, la posta dell’ufficio? La posta pop, cioè proveniente da un account esterno, non la legge, anche se ci sono apposite maschere di configurazione sul sito. Abbiamo usato sia “Libero” che “Gmail” e non va. Ci riusciremo? Forse, devi guardare nel loro forum, un po’ poverello di interventi, devi riflettere e studiare.
Ma poniamo che il vostro amico si sia registrato e mandi la sua posta a me@nabaztag.com. Cosa succede? Diciamo che tre volte su cinque la posta arriva, ma viene letta in ritardo. Quanto in ritardo? Quanto pare al coniglio. Ma attenzione: non vi legge il testo intero (il “body”) del messaggio. Vi legge solo l’oggetto, il subject.
E’ successo così che, esasperato, Max mi fa: manda un messaggio di prova. E io, esasperatissimo, digito il testo: “Ma va a cagare”. Non lo legge subito. Dieci minuti dopo passa l’amministratore del condominio e comincia a parlarmi di una questione sul giardino comune e sulle rate arretrate da pagare. E’ qui che la signorina coniglio si sveglia e dice con soavità transalpina: “Màva a cagaré”. E quello, un po’ seccato, mi fa: “Lei ha un modo molto originale di far capire alle persone che non sono gradite”. Mi profondo in scuse che vengono accettate con riserva.
Qualcosa che va bene? La lettura delle notizia ricevute via Rss dai siti di informazione. Al netto dell’accento francese, quella è una cosa utile. E’ stato così che ho sentito la signorina dire “Uccisà Benazìr Bhuttò” e mi sono fiondato sui siti di news e sulla Cnn. Ma quasi quasi quell’accento conico mi faceva non capire la gravità e tragicità della notizia. Insomma, un bel giocattolo, ma di “adozione” non ne parlerei, poi magari si incazza la Binetti, pensando a qualche relazione strana tra me e il coniglio. Che è bocciato: con 135 euro potevano regalarmi uno splendido Swarovski.