29/04/08

A volte.... ritornano!

Repubblica.it 29/04/08
"La Tatangelo mentre fa shopping nel centro di Milano con la guardia del corpo"


Intanto se quella è una guardia del corpo io sono la Fata Turchina, al massimo sarà il suo amico truccatore gay, che avrà perso i capelli dopo aver sentito la canzone che la Tati gli ha dedicato a SanRemo! E poi a che le servirebbe una guardia del corpo? Per tenerle lontano chi? Immagino, come si evince anche da questa foto, la folla oceanica di fan assatanati che ovunque vada circondano la divina Tati pronti a zomparle addosso...ma per favore!

P.s.

Federico, Simone, Roberta 1 e 2, Roberto,Francesca Katia, Cristina,Ross, ecc. ecc... So cosa state pensando mentre guardate questa foto...
MALEDETTI!
La risposta è:
NO! Assolutamente NO! La pseudo guardia del corpo della Tatangelo non mi assomiglia affatto, ma manco per niente!!!! E comunque io mi vesto meglio!

27/04/08

La cartomante indemoniata, esilarante!!!

L'amico Davide, a cui sono infinitamente grato, mi ha fatto scoprire questo video su Youtube, è un vero cult! Guardatelo è da cappottarsi a terra dalle risate!

5 X 1000 alla LILA

Con la primavera non arrivano solo le rondini e le prime giornate da passare al sole ma arriva anche il tempo della dichiarazione dei redditi.
Quindi per chi volesse c'è l'opportunità di sostenere la ricerca e il volontariato destinando il 5 per mille dell'IRPEF dovuto all'erario.
Quando si fa la compilazione della dichiarazione dei redditi, basta apporre la propria firma a fianco dell'opzione prescelta (nel caso delle Onlus l'opzione è la casella "a") e, se hai individuato l'ente a cui intendi farne beneficiare, riportarne il codice fiscale, che nel caso della LILA (Lega Italiana Lotta all'Aids) è il 97056650589.
Visto che si può fare perchè non farlo?
Per informazioni più precise visitate il sito ww.lila.it/5per1000

22/04/08

E ora...la pubblicità!

Ieri sera, facendo zapping alla tv, per la prima volta ho notato una serie di spot pubblicitari che mi hanno fatto nascere il sospetto che nel mondo della comunicazione commerciale viga una sorta di visione manicheista del mondo femminile.
Mi spiego, guardando queste pubblicità mi pare che le donne siano divise in due categorie, da una parte le stragnocche che ballano il tango in biancheria intima o cose simili, perfette, bellissime senza problema alcuno e dall’altra le “sfigate”. Quelle che hanno dei veri e propri drammi esistenziali legati, pare, principalmente a problemi intestinali e/o intimi.
Si perché tutto è iniziato con quelle due “poverette” affette da diarrea fulminante, una bloccata in casa sofferente e tramortita sul divano, con tanto di mano sulla fronte, disperata perché se si allontana dalla tazza è fottuta. Consapevole però che, per colpa della caghetta che l’ha colpita, si sta giocando il più bel giorno della sua vita fatto di pranzi con le amiche, partite di tennis e cene con principi azzurri. L’altra povera disgraziata è, se possibile, ancora più sfigata. Infatti cade vittima della “sciolta a tradimento” in mezzo a un parco... Per fortuna la salvano un gruppo di ragazzotti che giocando a calcio nelle vicinanze tirando il pallone dietro ad un cespuglio e le permettono così di togliersi dall’impaccio. Lei finge di andare a raccattare il pallone tra le sterpi ma in realtà va a “liberarsi” del suo annoso (annoso con due N, ma volendo ci starebbe bene anche con una di N) problema!
Poi sono arrivate, e poi cresciute come funghi, quelle del “partito delle stitiche”, anime dannate, gonfie come delle otri fino alla deflagrazione, costrette per regolarizzare il loro decorso intestinale e poter condurre una vita normale, a diventare dipendenti dal bifidus activus ingurgitandone quantità industriali che sfiorano l’overdose.
Cambiando problematica, ci sono le ballerine che ai provini cadono vittime del sadismo dei registi, i quali aspettano che le sventurate siano in quei giorni per chiedere loro di fare la ruota…ma per fortuna hanno messo le ali vive o roba simili.
Il massimo però l’ha raggiunto lo spot di un prodotto intimo che inizia con una serie di facce di donne talmente disperate che in confronto Anna Karenina, prima di buttarsi sotto al treno, sarebbe parsa un’allegrona dal cuor contento. Poi una lugubre voce femminile attacca con “SE SOFFRI DI UN FASTIDIOSO PRURITO VAGINALE NON SENTIRTI SOLA! USA VAGISIL INTIMO!
Che senso ha? Perché cavolo una donna dovrebbe sentirsi SOLA se ha un prurito vaginale???
Ho girato questa domanda alla mia cara amica Franci, la quale con la sua magnifica concretezza mi ha risolto il dubbio rispondendomi; ” Be’ no, un senso lo ha. Se ti prude e non hai nessuno che te la gratta ti puoi sentire sola!”
Donne vi amo!

21/04/08

GENIALI!

Per una serie di fortunate circostanze sono incappato nel video della canzone "VOLEVO UN TAGLIO SEMPLICE" di un gruppo heavy metal demenziale di Bologna che si chiama "GLI ATROCI".
Non solo il testo del brano e il relativo video mi hanno fatto sbellicare dalle risate ma la canzone mi si è conficcata nella testa e da sabato non riesco a smettere di canticchiarla ossessivamente in ogni momento e dovunque mi trovi!
Scommettiamo che succederà anche a voi non appena l'avrete ascoltata?

P.s.
Vorrei dedicare questo pezzo a O.L. amico arabo e parrucchiere, affinché gli possa servire da severo monito!

15/04/08


SE VOI POLITICI SIETE DEI PROFESSIONISTI È PERCHÉ GLI ELETTORI SONO DEI DILETTANTI.

(Katharin Hepburn al politico di professione Adolphe Menju in “ Lo Stato Dell’Unione” 1948)

09/04/08

Sabato scorso ero a zonzo per il centro di Bologna con un amico, ad un certo punto abbiamo imboccato una via dalla quale non passavo da anni. In quella via ci ho abitato ed ho dei bellissimi ricordi legati a quel periodo e a quella casa.
Così mi è venuta la curiosità di andare a vedere se e chi ci abitasse nell’appartamento che era stato il mio.
Cerco la targhetta sul campanello dove un tempo c’era scritto il mio nome e…il risultato lo vedete nella foto.
Quando si dice l’ironia della sorte.

07/04/08

ALL'AMORE ASSENTE.

Domenica sera ho visto “ ALL’AMORE ASSENTE” di Andrea Adriatico, gran bel film italiano come non mi capitava di vedere da tempo. Bella la fotografia, intrigante la storia e coinvolgente l’atmosfera. Gli attori sono tutti bravissimi a cominciare dal protagonista principale Massimo Poggio (Cuore Sacro, La finestra di Fronte) fino alla magnifica Milena Vukotic.

È mattina. Andres Carrera non ama cantare mentre si rade o si fa la doccia. Preferisce parlare, rivolgendo a se stesso emozionanti parole. Le stesse che subito dopo sentiamo durante un comizio, in una piazza assillata dalla pioggia. Sì, perché Andres è il ghost writer di Massimo Arati, giovane politico rampante in piena campagna elettorale. La cinepresa si allontana da quei momenti e ci accompagna altrove. Non possiamo sapere quanto tempo sia passato, ma ciò che non passa è la pioggia. Incessante. Un lento scrosciare che ci accompagnerà lungo tutto il film. E sotto la pioggia ci ritroviamo in aeroporto, dove assistiamo all’arrivo di un Investigatore. Sulla strada verso la città è in compagnia di una tassista (Eva Robin’s), curiosa e misteriosa, che cerca inutilmente di scoprire chi sia il suo passeggero. Per prima cosa, l’uomo va in ospedale a trovare Magda (Milena Vukotic), una donna anziana gravemente malata: una visita enigmatica e silenziosa. L’Investigatore (Massimo Poggio) entra poi in un palazzo, forza la porta di un appartamento e comincia a perlustrarlo da cima a fondo. È la casa di Andres. Abbandonata, ma ancora piena di tracce: fotografie, computer, libri, lettere e una collezione di dischi in vinile. È arrivato il momento di conoscere Iris (Francesca D’Aloja), la moglie incinta di Andres. Porta i suoi quarant’anni e la sua gravidanza con disinvoltura: è molto bella, elegante, energica e allo stesso tempo sfumatamente sensuale. È l’ambiziosa manager dell’agenzia di comunicazione , quella dove lavorava anche Andres… marito e impiegato. Sotto la pioggia implacabile, il padre di Andres traccia strani segni nel giardino, perché gli alieni possano riconoscere la casa dove riportare il figlio. L’Investigatore capisce che la soluzione è ormai vicina, basta allungare la mano.

Se avete voglia di 93 minuti di buon cinema andate a vederlo, merita.

03/04/08

ARIDAJE!

"I gay nell'esercito sono inadatti".
E' quanto dichiara il generale Mauro Del Vecchio, candidato Pd, in un'intervista, poi prosegue "Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona (e ci mancherebbe...) - è il ragionamento del generale - ma credo che nell'ambito di una struttura come l'esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, (secondo me il Generale stava pensando soprattutto alle docce...) è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità". " (Tipo? E’ preferibile evitare di indossare tacchi a spillo e boa di struzzo durante le marce?)
Anche nella mia carriera" aggiunge "mi sono imbattuto in episodi di omosessualità (sarà che da recluta un commilitone gay gli avrà fatto la mano morta?) e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree" (Cioè? Nella sartoria della caserma a rifare gli orli alle divise?).
In ogni caso, precisa il generale, "non ho mai mandato via nessuno dall'esercito perché gay". (Che carino!)

Dopo la Binetti ora anche il Generale Del Vecchio …non me lo vogliono proprio far votare sto' PD!!!