20/11/07

Capita

Capita a volte di leggere cose che ti colpiscono, come un pugno allo stomaco, ti emozionano ti fanno riflettere e ti fanno vedere i fatti da un altro punto di vista, un punto di vista che non avevi preso in considerazione prima.
Questo è quanto mi è capitato leggendo di recente un post scritto da Daria Bignardi sul suo Blog bignardi.style.it.
Lo riporto integralmente perchè per me è un capolavoro, di forma e di sostanza.
Voi che mi avete ammazzato due volte
Giornali e cronaca nera: una «fiction» ispirata alla vicenda di Perugia
Mi hanno uccisa un venerdì sera, mentre cucinavo. Stavo frullando pinoli e basilico per il pesto ed è arrivata la mazzata: e addio vita. Chi l’avrebbe detto che queste cose succedono davvero. Uno le legge sui giornali, le ascolta in televisione, ma sembrano faccende che possono capitare a tutti meno che a te. E quella persona che mi ha uccisa, poi, sembrava tanto sensibile: solo due giorni prima mi aveva raccontato, piangendo, di quando aveva dovuto sopprimere il suo cane lupo ammalato ai reni, mi sembra si chiamasse Iskra. Morire è stato brutto, ma niente in confronto a quel che è successo dopo. Già la domenica in prima pagina sui giornali c’era la fotografia che mi aveva fatto Marta col telefonino all’ultimo Carnevale: io vestita da ape con la calzamaglia nera e la maglietta a righe nere e gialle. Vi pare dignitoso? E questo è niente. Su un altro quotidiano il giorno dopo hanno messo la foto, ma come accidenti l’avranno trovata, di me quest’estate in costume da bagno e infradito, proprio col costume bianco che mi ingrassa. Da morire di vergogna. Ma la cosa più atroce è che sono andati avanti un mese a parlare della mia vita sessuale. Ma vi rendete conto? Proprio io, io che «non c’è sesso senza amore» e che tutte le mie amiche mi hanno sempre presa in giro perché a diciassette anni ero ancora vergine. Io che non raccontavo delle mie storie neanche a Marta perché mi vergognavo. Ogni sera il telegiornale si apriva con una diversa teoria sul mio omicidio: «Uccisa durante l’orgia», piuttosto che «uccisa perché si è rifiutata di partecipare all’orgia». Orgia a me? Che non so nemmeno bene cosa sia, un’orgia. Che ero andata a vedere Eyes Wide Shut di Kubrick e non avevo capito niente e mi veniva anche da ridere perché Tom Cruise non era proprio adatto a quella parte. Se devo dirla tutta Tom è un tipo un po’ di plastica, come me. Ma addirittura farmi ammazzare apposta, vi sembro Santa Maria Goretti? A saperlo prima come li fanno, i giornali, non avrei buttato via tutti quei soldi a comprare quotidiani da quando andavo al liceo. Pensare che sono anche laureata in Scienze della Comunicazione. Cioè, lo ero. A saperlo prima, che doveva finire così, mi sarei fatta fare almeno qualche bel ritratto, sobrio, composto, e non avrei mai scritto email a nessuno, che ci son stati addirittura quelli che le hanno vendute ai rotocalchi. E mai e poi mai avrei tenuto un blog, che uno ci mette dentro tante scemenze perché certo non immagina che un giorno verranno pubblicate in prima pagina come fossero cose serie. Mi ricordo la volta che scrissi che musica avrei voluto al mio funerale. Non l’avessi mai fatto. Io scherzavo, e questi hanno intitolato un articolo «Il presentimento di Cristina», stavolta con la foto dell’addio al celibato di Marta, quando ci siamo vestite tutte di nero e fingevamo di piangere come a un funerale. Già, il funerale. Quello è stato veramente da pazzi. Con le telecamere e la gente che applaudiva la mia bara. Vi va di lusso che i fantasmi non esistono, se no ve lo farei sentire io l’applauso

6 commenti:

Limbozero ha detto...

non so se piangere o ridere... molto bello cmq. :)

Fantomas ha detto...

non avevo mai letto nulla scritto dalla bignardi, bel pezzo devo dire.

Unknown ha detto...

Toccante... quasi reale.

CornflakesBoy ha detto...

Qui mi si copiano le fonti!!!

E' proprio bello questo pezzo.
Lucido e freddo e infatti quando ho commentato sul suo blog ho lasciato un semplice "senza parole".

Gift Zwerg ha detto...

Sai Matteo che io e la Daria oramai siamo pappa e ciccia! ;o)
Non ti copio le fonti, MI ISPIRO A TE CHE SEI IL MIO MITO come blogher e come uomo! ;o)
Io e Limbo stiamo organizzando a breve una gitarella a Roma per andare a trovare C_trullo, ti unisci a noi?

Drillo Cocco ha detto...

Notevole e tristemente vero. La Bignardi ha scritto una grande verità con garbo e sensibilità.