30/11/07

MEME...chi legge!



L'amico Gino di ginoilsalumiere mi ha attaccato un meme dietro la schiena, i meme vanno fatti e riattaccati alla schiena di qualcun altro. Quindi...


DIRE:
Imparare a dire NO! Sai quante volte mi risparmierei delle rotture di palle micidiali e il pensare; "Ma chi cazzo me la fatto fare di dire di si!"


FARE:
Adottare finalmente il bassotto Taddeo, invece di limitarmi ad ossessionare tutti quelli che mi circondano parlandone in continuazione!


BACIARE:
Sitges agosto 2007 il primo bacio appassionato con "mio marito" il poliziottino più sexy dell'arma!


LETTERA:
Quella che scriverò prima o poi a mio padre per dirgli il bene che gli voglio, ringraziarlo di tutto quello che ha fatto, fa e farebbe per me, quanto lo stimo e lo ammiro come persona. A parole lo imbarazzerebbe sentirmelo dire e questo imbarazzerebbe me al punto da bloccarmi e non riuscire a finire il discorso.

TESTAMENTO:
Io Gift Zwerg nel pieno possesso delle mie facoltà mentali (ma quando mai!) libero da condizionamenti e in assoluta libertà lascio tutto ciò che possiedo a Federico P.
Fede ora l’ho pure scritto nero su bianco, quindi… stai sereno! ;0)

Ora passo il Meme a:

Fede, amichetto del cuore, Roby Winx Regina delle Extension, Roberto Rupertcoq …ve lo pubblico io sul mio blog.
pensierialquadrato
cornflakesboy


Ricordatevi che se non lo fate, vi trasformerete all'istante in Cristiano Malgioglio!!!!


28/11/07


Repubblica 28/11/2007

Il vicedirettore del seminario della diocesi di Brescia, Marco Baresi, 38 anni, è stato arrestato per pedofilia. Le accuse per il sacerdote sono di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni e detenzione di materiale pedopornografico.

Don Riboldi: "Non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia".


Sarà, però in questo "cesto di mele" quelle marce sono davvero tante, troppe per i miei gusti.

27/11/07


Se mi metto a dieta, di colpo vedo intorno a me solo gente che mangia e riferimenti continui al cibo.
Se penso di adottare un bassotto, di colpo attorno a me sbucano ovunque questi adorabili cagnolini...e così via.
So bene quale sia il meccanismo psicologico alla base di tutto questo - e che cazzo! Avrò pure imparato qualcosa dopo 8 anni – e una discreta somma - spesi in analisi!
Però ogni volta questo fatto mi colpisce.
Non so se sto diventando sentimentale, o se semplicemente mi sono assuefatto agli antidepressivi, sta di fatto che ultimamente ovunque leggo e sento parlare d’amore…
Ieri sera a casa, mettendo in ordine la libreria - sono pure maniaco compulsivo - mi è capitato tra le mani un piccolo libro di poesie di Wystan Auden.
L’avevo perso di vista, per fortuna l’ho ritrovato perché rileggerle ora quelle 10 poesie, una in particolare, a distanza di anni mi ha fatto realizzare quanto sono cambiato, non so dire se in meglio, però so che oggi nella mia pelle, tutto sommato, ci sto bene!


La Verità, vi prego, sull’amore. W.H. Auden

Alcuni dicono che l’amore è un bambino e alcuni che è un uccello alcuni dicono che fa girare il mondo e altri che è solo un’assurdità, e quando ho chiesto cosa fosse al mio vicino sua moglie si è seccata e ha detto che non era il caso di fare queste domande.
Può assomigliare a un pigiama o a del salame piccante dove non c’è da bere?
Per l’odore può ricordare un lama o avrà un profumo consolante? È pungente a toccarlo, come un pruno, o lieve come morbido piumino? È tagliente o ha gli orli lisci e soffici?
La verità, vi prego, sull’amore.
I libri di storia ne parlano solo in piccole note a fondo pagina, ma è un argomento molto comune a bordo delle navi da crociera; ho trovato che vi si accenna nelle cronache dei suicidi, e l’ho visto persino scribacchiato sulle copertine degli orari ferroviari.
Ha il latrato di un cane affamato o fa il fracasso di una banda militare? Si può farne una buona imitazione con una sega o con un pianoforte Steinway da concerto? Quando canta alle feste, è un finimondo? O apprezzerà soltanto musica classica? La smetterà quando si vuole un po’ di pace?
La verità, vi prego, sull’amore.
L’ho cercato nei chioschi del giardino ma lì non c’era mai stato: ho anche esplorato le rive del Tamigi e l’aria balsamica delle terme. Non so cosa cantasse il merlo o che cosa dicesse il tulipano, ma certo non era nel pollaio e nemmeno sotto il letto.
Sa fare delle smorfie straordinarie? Sull’altalena soffre di vertigini? Passerà tutto il suo tempo alle corse, o strimpellando corde sbrindellate? Avrà idee personali sul denaro? È un buon cittadino o mica tanto? Ne racconta di allegre, anche se un po’ audaci?
La verità, vi prego, sull’amore.
Quando viene, verrà senza avvisare, proprio mentre mi sto grattando il naso? Busserà la mattina alla mia porta, o là sull’autobus mi pesterà un piede? Arriverà come il cambiamento improvviso del tempo? Sarà cortese o spiccio il suo saluto? Darà una svolta a tutta la mia vita?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

21/11/07

Quel Qualcuno

In California, tra San Diego e Los Angeles, c’è un’ osservatorio astronomico che si chiama Palomar.
L’osservatorio di Palomar è una specie di enorme elmo bianco, che brilla in cima ad una montagna qualunque.
Di notte , nell’elmo si apre si apre uno spicchio, come una ferita: e dalla ferita un telescopio guarda, vede le luci accadute milioni di anni fa.
Ma non bisogna pensare ad un cannocchiale se si vuole immaginare Palomar, no, il principio è un altro: un enorme specchio che raccoglie la luce delle stelle e la riflette concentrandola in un minuscolo punto: l’occhio dell’astronomo.
Lo specchio lo chiamano “200 pollici”, molto amichevolmente come se fosse l’obbiettivo della loro macchina fotografica.
Ci vollero mesi per costruirlo, lo specchio, a Pasadena: uno specchio rotondo, cinque metri di diametro. Pensa al giorno in cui lo hanno trasportato: uno specchio rotondo di cinque metri di diametro che viaggia per duecento chilometri sull’autostrada.
Di notte le luci partite milioni di anni fa rimbalzano sullo specchio e risalgono fino ad una cabina appesa in alto, dove un uomo, seduto su una sedia girevole, le raccoglie.
E qui succede una cosa strana e anche simbolica.
L’uomo, per guardare la punta del cielo, guarda in basso. Sta chino su uno strumento che sembra un microscopio e guarda il cielo guardando per terra.
Quando negli anni venti, cercavano un posto per costruirci l’osservatorio scelsero il Monte Palomar perché era in mezzo al nulla. Poi le cose andarono diversamente. Los Angeles e San Diego scoppiarono di traffico, di automobili, di case, di gente, e soprattutto di luce.
E il buio, per un osservatorio è come l’ossigeno. Adesso il “200 pollici” soffoca in una delle zone più luminose del globo.
Di fatto, le mille luci della California hanno ridotto della metà la vista del telescopio.
E così a Palomar hanno messo un cartello:
“Tu puoi aiutarci” . Molto americano.
Dice che bisogna sensibilizzare le autorità al problema, che bisogna convincerle ad usare certe lampade meno inquinanti, e poi dice un'altra cosa, dice:
“Se vivi in California, per favore, la sera, prima di andare a dormire spegni se puoi le luci del tuo giardino”.
Magari non tanti, ma qualcuno ci sarà. La sera chiudono la porta a chiave, si mettono il pigiama e spengono la luce del giardino, così qualcuno, sul Monte Palomar, potrà vedere qualche anno luce più lontano.
Non per buttarla sul sentimentale, ma forse per sapere chi ti ama davvero, ma davvero veramente, guardati intorno e cerca uno che spegne la luce del suo giardino, la sera, perché tu possa vedere le stelle più lontano che puoi nel cielo.
Alessandro Baricco “Barnum2”

Ecco, io spero un giorno di poterlo incontrare quel qualcuno che la sera, prima di andare a dormire, spegne le luci del suo giardino per me, affinchè io possa vedere le stelle più lontano possibile nel cielo.
Per ringraziarlo, con un bacio.

20/11/07

Capita

Capita a volte di leggere cose che ti colpiscono, come un pugno allo stomaco, ti emozionano ti fanno riflettere e ti fanno vedere i fatti da un altro punto di vista, un punto di vista che non avevi preso in considerazione prima.
Questo è quanto mi è capitato leggendo di recente un post scritto da Daria Bignardi sul suo Blog bignardi.style.it.
Lo riporto integralmente perchè per me è un capolavoro, di forma e di sostanza.
Voi che mi avete ammazzato due volte
Giornali e cronaca nera: una «fiction» ispirata alla vicenda di Perugia
Mi hanno uccisa un venerdì sera, mentre cucinavo. Stavo frullando pinoli e basilico per il pesto ed è arrivata la mazzata: e addio vita. Chi l’avrebbe detto che queste cose succedono davvero. Uno le legge sui giornali, le ascolta in televisione, ma sembrano faccende che possono capitare a tutti meno che a te. E quella persona che mi ha uccisa, poi, sembrava tanto sensibile: solo due giorni prima mi aveva raccontato, piangendo, di quando aveva dovuto sopprimere il suo cane lupo ammalato ai reni, mi sembra si chiamasse Iskra. Morire è stato brutto, ma niente in confronto a quel che è successo dopo. Già la domenica in prima pagina sui giornali c’era la fotografia che mi aveva fatto Marta col telefonino all’ultimo Carnevale: io vestita da ape con la calzamaglia nera e la maglietta a righe nere e gialle. Vi pare dignitoso? E questo è niente. Su un altro quotidiano il giorno dopo hanno messo la foto, ma come accidenti l’avranno trovata, di me quest’estate in costume da bagno e infradito, proprio col costume bianco che mi ingrassa. Da morire di vergogna. Ma la cosa più atroce è che sono andati avanti un mese a parlare della mia vita sessuale. Ma vi rendete conto? Proprio io, io che «non c’è sesso senza amore» e che tutte le mie amiche mi hanno sempre presa in giro perché a diciassette anni ero ancora vergine. Io che non raccontavo delle mie storie neanche a Marta perché mi vergognavo. Ogni sera il telegiornale si apriva con una diversa teoria sul mio omicidio: «Uccisa durante l’orgia», piuttosto che «uccisa perché si è rifiutata di partecipare all’orgia». Orgia a me? Che non so nemmeno bene cosa sia, un’orgia. Che ero andata a vedere Eyes Wide Shut di Kubrick e non avevo capito niente e mi veniva anche da ridere perché Tom Cruise non era proprio adatto a quella parte. Se devo dirla tutta Tom è un tipo un po’ di plastica, come me. Ma addirittura farmi ammazzare apposta, vi sembro Santa Maria Goretti? A saperlo prima come li fanno, i giornali, non avrei buttato via tutti quei soldi a comprare quotidiani da quando andavo al liceo. Pensare che sono anche laureata in Scienze della Comunicazione. Cioè, lo ero. A saperlo prima, che doveva finire così, mi sarei fatta fare almeno qualche bel ritratto, sobrio, composto, e non avrei mai scritto email a nessuno, che ci son stati addirittura quelli che le hanno vendute ai rotocalchi. E mai e poi mai avrei tenuto un blog, che uno ci mette dentro tante scemenze perché certo non immagina che un giorno verranno pubblicate in prima pagina come fossero cose serie. Mi ricordo la volta che scrissi che musica avrei voluto al mio funerale. Non l’avessi mai fatto. Io scherzavo, e questi hanno intitolato un articolo «Il presentimento di Cristina», stavolta con la foto dell’addio al celibato di Marta, quando ci siamo vestite tutte di nero e fingevamo di piangere come a un funerale. Già, il funerale. Quello è stato veramente da pazzi. Con le telecamere e la gente che applaudiva la mia bara. Vi va di lusso che i fantasmi non esistono, se no ve lo farei sentire io l’applauso

18/11/07

E i malati mentali saremmo noi gay ...

Ringrazio l’amico Gino, autore di ginoilsalumiere.blogspot.com, per la avermi segnalato un blog allucinante presente in rete omosessualitaeidentita.blogspot.com.

Ora ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole, però se si cerca di far passare l'omosessualitià come una tara mentale, una malattia dalla quale guarire, non è più libera espressione ma ignoranza e stupidità. In una parola sola, razzismo!
Ho letto alcune delle immani cazzate riportate su quel blog e sono passato dall'incredulità al disgusto per finire all'incazzo più totale!

Riporto qui sotto alcuni "illuminanti" esempi di "perle di saggezza" che si posso leggere su quel blog che rappresenta uno squallido mix stupidità, fanatismo religioso, assurdità pseudopsicologiche e bieca omofobia.


Preghiera per la guarigione degli squilibri dell'identità sessuale(questa preghiera può essere fatta individualmente o alla fine di una sessione di gruppo)

"Padre celeste, noi ti lodiamo perché sei l'alfa e l'omega di tutto ciò che siamo, anche in quanto esseri sessuati. Padre, donaci la grazia di accettare la pienezza del tuo amore - aiutaci ad imparare a ricevere la tua misericordia e la tua potenza; aiutaci ad imparare ad essere in te. Aiutaci anche a rialzarci e a fare, nella misura in cui il fare è fondato sulla tua presenza viva nelle nostre vite. Padre, mostraci dove siamo in squilibrio, in questi ritmi del maschile e del femminile. Correggi questo squilibrio - ràdicaci nella nostra vera mascolinità e nella nostra vera femminilità. Mostraci le false immagini e parole che conserviamo nei nostri cuori verso il nostro proprio genere e verso il sesso opposto, e liberacene. Apponi il tuo sigillo d'approvazione su ciò che siamo in quanto esseri sessuati, creati uomini o donne a tua immagine. Noi vogliamo amarci ed accettare noi stessi, amare ed accettare gli altri sulla base della tua volontà perfetta, tali come tu ci hai creati(e), uomini o donne."



“Sono un ragazzo di 27 anni cattolico e felice di combattere le mie pulsioni omosessuali. Tante volte si leggono testimonianze di persone che sono guarite dall'omosessualità.Sono Felice perchè in questa lotta sperimento in modo sempre più tangibile l'amore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Lo scopro negli incontri che faccio, nelle amicizie vere e profonde che sono possibili, nelle direzioni che la mia vita sta prendendo. Perchè effettivamente quello che io credevo fosse amore è IMMONDIZIA! “


"ERO GAY: I PRETI MI HANNO GUARITO"
Abbandonò il buddismo, ritrovò il cristianesimo e scoprì per la prima volta l’identità di uomo. «Non dico che sia stato facile, devi saper rinunciare, fermare la caccia al sesso compulsivo che prima praticavo istintivamente». Ci sono voluti sei anni, qualche caduta qui e lì, molta volontà, anche - e un tempo gli sarebbe apparso impensabile - tante preghiere. «Tre rosari al giorno, i corsi del gruppo Chaire e quelli di Living Waters. Un anno fa ho conosciuto la mia fidanzata. Di me sa tutto e ha accettato di starmi accanto». Stanno mettendo da parte i soldi per sposarsi, conta di farcela nel giro di due anni.

16/11/07

Memento


Nessuno merita le tue lacrime.
E chi le merita, non ti farà mai piangere.
Gabriel Garcia Màrquez

13/11/07

What exactly do you mean by “Coerenza”?

Domenica 11 novembre, ore 20:10.

Sono stato fuori casa tutto il giorno, non ho avuto modo di vedere i Tg, non so ancora quello che è successo e sta succedendo in tutt’Italia tra ultrà e le forze dell’ordine.
Non entro nel merito della cosa, non è questo il punto.
Accendo la TV e mentre vedo quelle immagini di vera e propria guerriglia urbana il primo pensiero che mi frulla in testa è :

“ O cazzo! Fa che LUI non sia la in mezzo!”

Prendo il cellulare, ti telefono…

” L’utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la preghiamo di riprovare più tardi”

ANSIA... a mille!

Ti ho conosciuto ad Agosto di quest’anno - “il corpo più bello dell’arma e le orecchie a sventola più sexy che ho mai visto” - dopo che per due anni di seguito durante le mie vacanze estive a Gallipoli ti vedevo e ti guardavo, a debita distanza.
Il primo anno in spiaggia te ne stavi sempre in disparte, con quello che pensavo fosse il tuo ragazzo, l’anno successivo…be’ quello fidanzato ero io.
Quest’anno invece…liberi entrambi.
Non sono tipo da colpi di fulmine, ne tanto meno da amori a senso unico, infatti… colpo di fulmine…innamoramento a senso unico, naturalmente solo da parte mia.
Dopo le vacanze ci siamo rivisiti e abbiamo passato dei bei fine settimana assieme, grande intesa, ottimo sesso, poco coinvolgimento…da parte tua.
Sei sempre stato molto chiaro:
“Questo è quello che ti posso dare ma di più non ti devi aspettare.”

E io:

“Ok certo, va benissimo così, anzi altro non mi interessa nemmeno.”
Si certo…
Perché allora, pirla che non sono altro, sulla libreria in casa mia campeggiano le tue foto?
Perché tutte le volte che ci passo davanti non ce né una in cui non ci butti uno sguardo?
Perché in 20 anni che i miei hanno la casa sul Garda ci sarò stato si è no 5 volte in tutto - il lago non mi piace - mentre da settembre di quest’anno invece ci sarò già andato almeno 6 o 7 volte?
Perché ogni volta che vedo una volante per strada ti penso e mi domando cosa stai facendo?
Basta non ha senso, è ora di darci un taglio, mi sto prendendo per il culo da solo.
Il prossimo fine settimana non ci vado al Garda. Meglio chiudere, da subito.
Parte la sigla di Sex & the City dal cellulare, sul display appare “Poliziottino Mio Marito”.

“Ciao Marito ho visto che mi hai chiamato”
“ Si, guardavo il Tg e…”
“Tranquillo piccolo ansioso, sono sano e salvo”
“Meno male ero un po’ in pensiero vedendo quello che succedeva in giro”
“Grazie, sei sempre carino”
“Figurati di che”
“Allora vieni su questo fine settimana? Ci vediamo?”
“Si certo, arrivo venerdì sera.”
“Bene, sono stanco morto vado a nanna. Ci sentiamo nei prossimi giorni allora, un bacio e buona notte Marito.”
“ Notte, un bacio anche a te Marito, a venerdì.”

Be’ a quanto pare, la coerenza non è il mio forte.











12/11/07

Povero bimbo!

Pensavo che con la scelta dei coniugi Totti di chiamare Chanel la loro figlia si fosse raggiunto il massimo del delirio onomastico. Invece a quanto pare no, a farmi capire che al peggio non c’è veramente mai limite ci hanno pensato Lavinia e John Elkann che hanno dato al loro pargolo appena nato il nome di OCEANO!
Roba da chiamare i servizi sociali per far togliere a quei due la potestà sulla creatura !
Dopo quello che gli hanno fatto appena nato, appioppandogli sto nome ridicolo, non si lamentino papà e mamma Elkann se da grande il loro Oceano seguirà le orme di Zio Lapo !

08/11/07

Dedicata ad un nuovo amico.

CALMATI!
Ssh, no, non guardare fuori.
Dalla finestra.
Il rumore.
E’ dentro.

Uma Gautam “Inner Wheather”.

05/11/07

SANTA SUBITO!


Venerdì sera ho guardato le “Invasioni Barbariche” su La7 ed ho assistito ad una VERA intervista fatta da una VERA giornalista, cosa che non capita poi tanto spesso in Italia.
Daria Bignardi a me piace, molto, l’altra sera poi nell’intervista a Luciano Moggi devo dire che è stata addirittura SUPERLATIVA!
Ad ogni domanda che la conduttrice gli faceva, quando non fingeva di non capirle, Moggi rispondeva usando un linguaggio da boss mafioso, con un tono e con dei modi a dir poco arroganti e indisponenti e la barbarica Daria (grande!) con classe ed eleganza non ha mancato di farglielo notare.
Il massimo del minimo Moggi lo ha raggiunto quando la Bignardi gli ha chiesto ma come faceva a fare 400 telefonate al giorno, dove lo trovava il tempo per mangiare, per fare pipi e lui ha risposto più o meno :
" Dopo glielo faccio vedere come facevo a pisciare e telefonare assieme ".
Lei ovviamente non l’ha lasciata cadere questa cafonata di ultima categoria, con una calma apparente e con un disprezzo evidente gli ha fatto presente che non era “carino” quello cha aveva appena detto e a questo punto, per farla breve, gli è passata sopra come un panzer della V divisione e lo ha letteralmente fatto a pezzi, domanda dopo domanda.
Moggi ne è uscito massacrato, dando di se l'immagine di una persona squallida, gretta, arrogante e veramente sgradevole.
Per quanto mi riguarda sono stati 30 minuti di ottima televisione!